Benvenuti nella categoria dedicata ai tessuti tecnici. Negli anni la continua richiesta crescente di bandiere di qualsiasi tipo e dimensioni e la continua concorrenza asiatica in questo settore di nicchia, ha spinto molte associazioni, Pro Loco, contrade e circoli sportivi, ad organizzarsi per realizzare le bandiere da se, acquistando il tessuto bianco o colorato e lavorandolo privatamente. Abbiamo quindi pensato di offrire al mercato non solo le bandiere del mondo già confezionate e pronte all’installazione, ma di dare la possibilità a chi desiderasse cucire da se le bandiere, di acquistare direttamente il tessuto in bobina in varie metrature, grammature e colori. Esistono diverse tipologie di stampe, partendo ovviamente sempre da un tessuto bianco (cioè non colorato). Le tipologie di stampa possibili con i tessuti che proponiamo in questo sito sono le seguenti:
Stampa Serigrafica
Si chiama stampa serigrafica la stampa che si effettua con quadri (o telai) da stampa; per ogni colore di stampa occorre un telaio, solitamente la stampa a seconda della difficoltà della grafica, è possibile al massimo in tre/quattro colori. Ne segue che oltre al costo della stampa c’è il costo degli impianti da sostenere (ma è altrettanto vero che gli impianti serigrafici vengono conservati per uno o due anni). Eseguita la stampa, si passa la bandiera finita sotto una pressa a caldo a 210° C per 40 secondi, oppure l’intero rotolo di tessuto stampato si fa passare in una calandra termica con le medesime modalità; questa operazione completa il fissaggio del colore sul tessuto in maniera permanente. La stampa serigrafica è conveniente in caso si vogliano ottenere molte copie del tessuto stampato (per piccole tirature è sempre sconsigliabile) e quando il numero di colori della grafica non supera le quattro unità e la grafica stessa è semplice con colori ben separati tra loro senza sfumature. Il passaggio del colore sul lato opposto (effetto speculare) è di circa l’80%.
Stampa Sublimatica da carta transfer (o Stampa Transfer)
Si tratta di un sorta di doppia stampa, si effettua inizialmente stampando un rotolo di speciale carta transfer che trattiene il colore in pasta in modalità speculare rispetto al risultato finale (in pratica si stampa sulla carta con la grafica a rovescio), poi si accoppia la carta sul rotolo di tessuto di poliestere in calandra termica sempre a 210 °C per 40 secondi , in modo che il colore della stampa passi dal supporto carta al supporto tessuto. Questo trasferimento di colore viene chiamato transferimento per sublimazione di inchiostro (cioè il passaggio di stato dell’inchiostro).
La temperatura di 210 °C serve per far raggiungere alla fibra di poliestere il punto di rammollimento vetroso, cosicchè il colore anziché legarsi chimicamente alla fibra di tessuto si sciolga direttamente in essa. Con la stampa in sublimazione di inchiostro il colore entra a far parte del tessuto a vantaggio della durabilità della stampa nel tempo. Il passaggio del colore sul lato opposto (effetto speculare) è di circa l’80%. La stampa sublimatica è quindi un tipo di stampa digitale (poiché in origine la carta tranfer è appunto stampata in digitale). Un buon risultato finale prevede una certa esperienza nel settore; improvvisarsi nella stampa sublimatica può comportare ingenti perdite di denaro.
Stampa ink jet (stampa digitale a getto di inchiostro)
Tra tutte forse è la più semplice e la meno costosa, viene eseguita stampando direttamente il tessuto con uno speciale plotter a getto di inchiostro (“ink jet“), una sorta di stampante che vaporizza l’ inchiostro alla temperatura di 200 gradi , e lo “spara” letteralmente sul tessuto; completano il fissaggio del colore in maniera indelebile degli speciali cilindri di scorrimento. L’inchiostro per la stampa del poliestere è prodotto sciogliendo il colorante in speciali solventi che ne permettono la vaporizzazione ad alte temperature; questa procedura, consente una certa solidità dei colori alla luce solare e ai lavaggi con acqua. La temperatura di 210 °C è necessaria per far raggiungere alla fibra di poliestere il punto di rammollimento vetroso, in modo che il colore invece che legarsi chimicamente alla fibra di tessuto, si sciolga direttamente in essa. Per poter effetture la stampa ink jet, occorre che il tessuto sia trattato con una resina a base siliconica, questo processo chiamato “coating“, aumenta notevolmente la vischiosità del tessuto, che in questo modo può trattenere l’inchiostro ed evitare che questo si spanda su di esso per capillarità delle fibre di poliestere. Anche i tessuti per la stampa ink jet sono tessuti su telai Rascel a campo d’aghi, pertanto risultano indemagliabili e non si sfilano. Buona navigazione a tutti.
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